La Svizzera pianifica una sorveglianza peggiore di quella degli Stati Uniti
La Svizzera pianifica una sorveglianza peggiore di quella degli Stati Uniti. A lanciare l´allarme è Tuta con un post sul suo sito ufficiale.
In Svizzera, un aggiornamento della legge sulla sorveglianza VÜPF prende di mira direttamente i servizi per la privacy e l’anonimato come le VPN, le app di chat e i provider di e-mail crittografate.
La proposta di aggiornamento dell’ordinanza svizzera sulla sorveglianza del traffico postale e delle telecomunicazioni (VÜPF: Verordnung über die Überwachung des Post- und Fernmeldeverkehrs) rappresenta una significativa espansione dei poteri di sorveglianza dello Stato, peggiore di quella degli Stati Uniti. Se venisse attuata, avrebbe gravi conseguenze per i servizi criptati come Threema, un’alternativa criptata a WhatsApp e Proton Mail, nonché per i fornitori di VPN con sede in Svizzera.
Nel caso dovesse passare questa legge
- i provider svizzeri di e-mail e VPN con appena 5.000 utenti saranno costretti a registrare gli indirizzi IP e a conservare i dati per sei mesi.
- Per il processo di registrazione di vari servizi sono richiesti un documento d’identità o una patente di guida, magari un numero di telefono, rendendo impossibile l’utilizzo anonimo.
- I dati devono essere consegnati su richiesta in chiaro, il che significa che i provider devono essere in grado di decifrare i dati degli utenti da parte loro (ad eccezione dei messaggi crittografati end-to-end scambiati tra gli utenti).
Speriamo che la legge non passi ma soprattutto che il Governo italiano non prenda spunto.