La prima domanda da farsi è perché volerne uno?
Di solito uso Google Maps e Waze per gli spostamenti quotidiani: le informazioni sul traffico fanno sempre comodo se si è un po’ stretti con gli orari. Quest’estate, però, ho voluto esplorare alcune alternative testando diversi navigatori disponibili su Android.
Un paio di esigenze mi hanno spinto a fare questo confronto: la prima è per non perdermi quando giro in moto in collina, dove spesso capito in zone dove la copertura è scarsa o assente. In questi casi avere un navigatore funzionante è indispensabile per non rimanere in mezzo ai lupi. La seconda idea che avevo avuto era quella di usare il mio tablet come infotainment (visto che la mia auto ne è sprovvista) per un lungo viaggio dalla Lombardia alla Calabria. Purtroppo, non avendo trovato un launcher o un’interfaccia che mi convincesse, ho temporaneamente accantonato la cosa. Per questo motivo i navigatori li ho provati sia su uno smartphone che su un tablet, ma non ho potuto verificare il funzionamento con Android Auto.
MapFactor Navigator
MapFactor Navigator, nella sua versione gratuita, si basa principalmente su OpenStreetMap ma l’app consente anche di acquistare e utilizzare mappe commerciali TomTom, scelta che la rende flessibile sia per chi vuole una soluzione gratuita sia per chi cerca dati certificati.
La ricerca della destinazione non mi pare comodissima e l’interfaccia di navigazione ha dei colori molto accesi, con poco contrasto tra il percorso e l’ambiente circostante. Tutte cose che però non ho potuto testare sul campo perché in navigazione lo schermo del telefono si spegneva in continuazione, anche dopo aver rivisto le varie autorizzazioni dell’app. Prova interrotta e navigatore bocciato.

Sygic
Sygic utilizza le mappe TomTom e il modello di business è “freemium”: l’app è gratuita con le funzioni base, ma molte opzioni avanzate (tra cui il traffico in tempo reale e Android Auto) sono disponibili tramite acquisti in-app o abbonamenti.
L’interfaccia mi piace: è fluida e completa; la ricerca funziona molto bene ed è molto comoda. Il problema è che gli avvisi per passare alla versione Premium sono abbastanza invadenti.

HERE WeGo
HERE WeGo ha una storia particolare: nasce come Nokia Maps e diventa HERE nel 2012, per poi passare nel 2015 sotto il controllo di un consorzio di case automobilistiche tedesche (Audi, BMW e Mercedes-Benz). Oggi l’azienda è sostenuta anche da investitori come Intel, Tencent e Mitsubishi. A differenza di altri navigatori che si basano su OpenStreetMap, HERE utilizza mappe proprietarie.
L’interfaccia è moderna e molto bella, la migliore tra tutte quelle che ho provato; la ricerca è ottima e fornisce anche informazioni sul traffico.

COMaps
E veniamo al punto che mi ha fatto pensare di scrivere questo articolo prima ancora delle esigenze. All’inizio dell’estate ho letto questo articolo su CoMaps, un progetto nato da poco: un navigatore mobile open source, orientato alla privacy e con qualche funzione in più, come il salvataggio dei percorsi.
L’app si basa su OpenStreetMap e offre la possibilità, come gli altri, di scaricare le mappe offline. Tra le funzioni spiccano la possibilità di salvare i propri percorsi (track), un’interfaccia chiara e leggera e un pulsante di azione personalizzabile per accedere rapidamente alle funzioni preferite.
L’interfaccia, seppur minimale, non è per niente male; la ricerca funziona bene e la navigazione è fluida. Non ha né pubblicità né l’insistenza di farti comprare alcuna versione premium: funziona, e anche bene.

Conclusioni
A parte il navigatore che non funziona e quello che insiste nel farti comprare cose, due alternative spiccano se non si vuole usare per nessun motivo i prodotti di Big G. HERE WeGo è un navigatore proprietario fatto molto bene, CoMaps è un progetto nuovo che però sembra partito con il piede giusto. Li ho provati entrambi per qualche giorno e sono validi entrambi, a voi la scelta.
E… se qualcuno ha suggerimenti per fare un mezzo infotainment con un tablet in auto lo scriva pure nei commenti.